Il padre comboniano interviene nel dibattito culturale e politico della crisi economica, puntando il dito sulla responsabilità della politica. (Agosto 2011)
“In tutta la discussione nazionale in atto sulla manovra finanziaria che ci costerà 20 miliardi di Euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei vescovi italiani sul bilancio della Difesa. (…..)
E’ mai possibile che in questo paese nel 2010 si spendano per la Difesa ben 27 miliardi di Euro?
E’ mai possibile che a nessun politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari per ottenere i fondi necessari per l’attuale manovra finanziaria invece di farli pagare ai cittadini?
Ma ai 27 miliardi del Bilancio della Difesa 2010 dobbiamo aggiungere la decisione del Governo, approvata dal Parlamento di spendere, nei prossimi anni, altri 17 miliardi di Euro per acquistare 131 cacciabombardieri F 35.
Se sommiamo questi soldi vediamo che corrispondono alla manovra del 2012 e 2013.
Potremmo recuperare questi soldi semplicemente tagliando le spese militari.
A questo dovrebbe spingerci la nostra Costituzione che afferma :
“L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA COME STRUMENTO PER RISOLVERE LE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI…”
Per questo mi meraviglia molto il silenzio dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta, né in Afghanistan, né in Libia. E le folli somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI.
E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di Euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?
Ma perché i nostri pastori non alzano la voce e non gridano che questa è la strada verso la morte?
E come cittadini in questo momento di crisi, perché non gridiamo che non possiamo accettare una guerra in Afghanistan che ci costa 2 milioni di Euro al giorno?
Perché non ci facciamo vivi con i nostri parlamentari perché votino contro queste missioni?
La guerra in Libia ci è costata finora 7OO milioni di Euro!
Come cittadini vogliamo sapere che tipo di pressione fanno le industrie militari sul Parlamento per ottenete commesse di armi e di sistemi d’armi.
(1) Alex Zanotelli, è l’ispiratore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di pace e di giustizia sociale. Missionario in Sudan. Dirige “Nigrizia”. Fonda la rete di Lilliput. Di nuovo missionario in Kenia. Ritorna in Italia dove, a Napoli, vive e opera nel rione Sanità, uno dei simboli del degrado sociale del nostro paese. E’ autore di numerose pubblicazioni