#Giornalino 2012

1) La casa colonica del Mauriziano

Casa colonica 1Scampata recentemente all’abbattimento per far posto a due condomini grazie ai vincoli che “Il gabbiano” era riuscito ad ottenere parecchi anni fa dal Ministero per i Beni culturali, gode oggi di precaria salute. Gli acciacchi del tempo si fanno sentire , qualche crepa nei muri maestri come le rughe di vecchiaia negli essere umani si fanno vedere e la sua stabilità comincia ad essere problematica.

Recentemente divenuta di proprietà pubblica, gode di parecchia attenzione: il Gabbiano ha presentato, trovando consenso, un progetto per la realizzazione di una FATTORIA DI ANIMAZIONE AMBIENTALE  (SEGUE)

                                                 Marco Salardi

2) La vigna di via Lombroso (primo articolo)

vigna1La gente di Reggio ha sempre fatto il vino e sempre l’ha bevuto. Ha coltivato la vite nel campo dietro casa e per secoli ha pigiato quel qualche quintale di uva per farne il vino da bere in famiglia. Poi si è affermato il vigneto specializzato, su grandi appezzamenti, applicando tecniche moderne di coltivazione. La piccola vigna si è così, pian piano, ritirata in angusti scampoli di suolo fino a diventare un esempio di “archeologia” rurale. Laddove è rimasto, il piccolo vigneto è diventato spesso “un luogo dell’anima” per chi lo ha coltivato negli anni, il luogo con la dimensione più vicina a quella della serenità e dell’equilibrio.(SEGUE)

                                                 Edi Righi

3) É nata a Reggio Emilia la Rete Acqua Suolo

 bene comuneLa Rete è nata all’interno di un progetto iniziato due anni fa da Laboratorio Terre con l’obiettivo di creare un Distretto di economia solidale, che ha costituito cinque tavoli progettuali e di lavoro: Rete Acqua suolo, finanza etica, energia, luoghi e mercati di scambio, relazioni, comunicazione, formazione.

Il progetto di RETE ACQUA SUOLO ha per obiettivo l’accesso, la difesa e la valorizzazione della Terra e di chi la lavora come strada efficace contro la cementificazione del territorio e per modelli di sviluppo nuovi. (SEGUE)

4) Polenta e altre delizie nel tempio del sapere

polentaAbbiamo mangiato proprio della buona polenta all’ Università, e non solo quella ma tanto altro ancora: già, uno sente parlare di un convegno all’ Università e magari gira al largo perché, che diamine, il sabato preferisce fare una vasca, andare per negozi, rilassarsi…e non immagina nemmeno quello che si perde.

Il convegno che si è tenuto sabato sulla terra come bene comune da difendere (SEGUE)

                                                Raffaella Savastano

5) Lo spreco non va in crisi

(da una ricerca di Sloow Food)

Lo spreco degli alimenti nel mondo occidentale sta assumendo una tale importanza che la Commissione europea ha slow-food-logoproclamato il 2014 anno europeo contro lo spreco alimentare.

I numeri di questo fenomeno sono tali che la Commissione ha votato una risoluzione con la quale si impegna a definire degli obiettivi specifici di prevenzione dello spreco degli alimenti.

E’ utile partire dai numeri: (SEGUE) 

6) Inquinamento e salute

saluteL’inquinamento ambientale può interessare l’aria che respiriamo, l’acqua, il suolo e gli alimenti. Qui ci limiteremo a fornire qualche indicazione sull’inquinamento dell’aria ed in particolare delle particelle sospese nell’aria (particolato, aerosol).

Cosa si intende per PM10, PM2.5, PM1 e particelle ultrafini?

Col termine PM10, PM2.5, PM1 si intende la massa delle particelle (aerosol) contenute in un metro cubo di aria, che hanno un diametro minore di 10, 2.5, ed 1 micron ( 1 micron = 1/1000 mm). (SEGUE)

7) Spese militari, una scelta sbagliata, un immane spreco.

F 35Nei primi mesi del 2012 si è vista in Italia una larga mobilitazione al fine di mettere uno stop alla costruzione degli aerei caccia bombardieri nucleari F35 e più in generale alle spese militari, che hanno visto attive la campagna Sbilanciamoci, la Tavola per la pace, la Rete Lilliput e Unimondo, con manifestazioni nelle piazze italiane e la consegna di migliaia di firme al Governo Italiano. (SEGUE)

                                                  Giovanna Boiardi

8) Le cifre della spesa militare

 spese militariIN ITALIA – dati SIPRI – (1) Nel 2010 si sono spesi, per le spese militari:

27 MILIARDi DI EURO (38 miliardi di dollari), pari a:

76 milioni di Euro al giorno; 3 milioni di Euro ogni ora; 50 mila Euro al minuto. Nel  (SEGUE)

9)  Alex Zanotelli (1)

Alex ZanotelliIl padre comboniano interviene nel dibattito culturale e politico della crisi economica, puntando il dito sulla responsabilità della politica. (Agosto 2011)

“In tutta la discussione nazionale in atto sulla manovra finanziaria che ci costerà 20 miliardi di Euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei vescovi italiani sul bilancio della Difesa. (SEGUE)

10) Contro la guerra in Libia, contro tutte le guerre

di Gino Strada. Agosto 2011

libia guerraAncora una volta l’Italia ha scelto la guerra. Oggi la guerra è “contro Gheddafi” e ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria. Nessuna guerra può essere umanitaria.

La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. “La guerra umanitaria” è la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: ogni guerra è un crimine contro l’umanità. (SEGUE) 

 

 

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