Agosto 2011
Ancora una volta l’Italia ha scelto la guerra. Oggi la guerra è “contro Gheddafi” e ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria.Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. “La guerra umanitaria” è la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: ogni guerra è un crimine contro l’umanità. (…..)
Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono alla fine inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle. Se i governanti si impegnassero a costruire rapporti di rispetto, di equità, di solidarietà reciproca tra i popoli e gli Stati, se perseguissero politiche di disarmo e di dialogo, le situazioni di crisi potrebbero essere risolte escludendo il ricorso alla forza. Non è stato questo il caso della Libia: i nostri governanti, gli stessi che ora indicano la guerra come necessità, fino a poche settimane fa hanno finanziato e sostenuto il dittatore Gheddafi e le sue continue violazioni dei diritti umani dei propri cittadini e dei migranti che attraversano il paese. Nessuna guerra è necessaria.
La guerra à sempre una scelta, non una necessità. E’ la scelta disumana, criminosa e assurda di uccidere che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica. E’ la scelta dei peggiori tra gli esseri umani.
Ai governanti che vedono la guerra come unica risposta ai problemi del mondo, rivolgiamo di nuovo l’appello del 1955 di Bertrand Russel e Albert Einstein nel loro Manifesto: “Questo dunque è il problema che vi presentiamo, netto, terribile e inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l’umanità dovrà rinunciare alla guerra?”
Come ha scritto il grande storico statunitense Howard Zinn: “Ricordo Einstein che in risposta ai tentativi di “umanizzare le regole della guerra disse: “La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”.
Questa profonda verità va ribadita continuamente; che queste parole si imprimano nelle nostre menti, che si diffondano ad altri, fino a diventare un mantra ripetuto in tutto il mondo, che il loro suono si faccia assordante e infine sommerga il rumore dei fucili, dei razzi e degli aerei”.
Emergency è contro la guerra, contro tutte le guerre. Ce lo impongono la nostra esperienza, la nostra etica e la nostra cultura, la nostra umanità prima ancora che la nostra Costituzione.
Gino Strada
Gino Strada è un chirurgo italiano fondatore, nel 1994 con un gruppo di colleghi e assieme alla moglie Teresa Sarti dell’ONG italiana EMERGENCY. un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime di guerra che a tutt’oggi ha assistito quasi 4 milioni di pazienti. Nel 2001 vince il premio Colombe d’oro per la Pace assegnato dall’Archivio disarmo a personalità distintesi in campo internazionale. Nel 2006 durate la elezione del Presidente della Repubblica è stato votato nei primi tre scrutini. Nel 2009 muore la moglie Teresa e le succede la figlia Cecilia Strada nel ruolo di presidente di Emergency. In Italia ha assunto negli anni posizioni critiche nei confronti dei governi guidati da D’Alema, Prodi, Berlusconi per le loro scelte a sostegno della guerra, per la partecipazione dell’Italia a diversi conflitti recenti, per l’aumento continuo delle spese militari, per le politiche sull’immigrazione e i respingimenti.
Noi vogliamo sapere quanto lucrano aziende come la Finmeccanica, l’Iveco-Fiat, la Oto-Melara, l’Alenia aeronautica. Ma anche quanto lucrano le banche in tutto questo. E come cittadini chiediamo di sapere quanto va in tangenti ai partiti, al governo sulla vendita di armi all’estero. Ricordiamo che nel 2009 abbiamo esportato armi per un valore di quasi 5 miliardi di Euro.