Polenta e altre delizie nel tempio del sapere

Abbiamo mangiato proprio della buona polenta all’Università, e non solo quella ma tanto altro ancora: già, uno sente parlare di un convegno all’Università e magari gira al largo perché, che diamine, il sabato preferisce fare una vasca, andare per negozi, rilassarsi…e non immagina nemmeno quello che si perde.

Il convegno che si è tenuto sabato sulla terra come bene comune da difendere (…..) è stata un’ autentica botta di vita. Dopo il buffet con degustazione di vini e cibi buoni offerti da produttori locali, mi sono sentita invasa da un sentimento fraterno nei confronti di tutti i presenti e da una contagiosa allegria ma le sensazioni calde e confortevoli non si sono limitate al momento della convivialità. Le ore trascorse nell’ aula 2 sono state coinvolgenti e appassionanti anche perché gli argomenti trattati ci riguardano tutti molto da vicino.

Di che cosa si è parlato? Sono stati proposti modelli economici diversi da quelli dominanti nello sfruttamento della terra per la produzione di cibo. Le esperienze che sono state illustrate sono affascinanti e il bello è che si può facilmente usufruirne, si può verificarle in quanto appartengono a realtà vicine a noi: Modena, Mantova, Cremona, Milano!

Che cosa cercano di fare in queste realtà? E’ presto detto: cercano di trattare con rispetto prima la terra che ci deve nutrire, poi chi la lavora, infine chi acquista il cibo. Ripeto: rispetto e non sete di profitto a tutti i costi, infischiandosene della terra, dei lavoratori, dei consumatori.

E noi, sperimentando nuove pratiche partecipative, possiamo riprenderci il controllo del territorio e trasformare piccole porzioni di vita economica in modo sano che poi risulterà anche competitivo perché conveniente. Per realizzare tutto ciò è ovviamente necessario lavorare in rete ed inserirvi chi fa economia solidale.

Chi vuol saperne di più può agevolmente informarsi digitando semplicemente CONVEGNO TERRE DI REGGIO EMILIA e potrà anche trovare il modo di rifornirsi di prodotti a km.0 in cooperative locali, le stesse che ieri ci hanno deliziato rimpinzandoci generosamente con i loro prodotti sani.

polenta

Raffaella Savastano

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