2) Terre di Reggio Emilia

Nella festa dello scorso anno, all’interno del nostro giornalino, abbiamo resa pubblica la nascita della rete acqua suolo, una associazione che si doveva occupare di difesa della terra non edificata nella quale Il Gabbiano è parte attiva

Arduo e ambizioso compito che però non ha ridotto la capacità di sognare di coloro che hanno messo tanta passione in questa avventura.

Fortemente motivati dai dati sulla spaventosa urbanizzazione del Prg 99, che ha portato la cementificazione dal 16 al 24%  ridotto il territorio agricolo dal’   84 al 76 %  (…..) e dai dati del censimento agricolo che indicano una forte diminuzione delle aziende di piccole e medie dimensioni a favore dei grandi latifondi, hanno fatto una proposta.

Infatti a distanza di un anno dal convegno svoltosi all’Università di Modena e Reggio, nel quale sono state monitorate altre esperienze già esistenti, la Rete Acqua Suolo presenta un progetto operativo per Reggio Emilia denominato Terre di Reggio Emilia

Progetto complesso che richiede ampia illustrazione ma che può essere introdotto con pochi flash.

Si tratta di mettere insieme molte persone che con un modesto contributo dilazionato nel tempo consentano di far nascere una struttura, modello cooperativa a proprietà indivisa o similari,  che acquisti  terreni agricoli da mettere a disposizione di coloro che desiderano coltivare in modo naturale la terra per delle derrate alimentari sane, consumate a KM zero.

Struttura no profit i cui riferimenti principali sono sicuramente i GAS ( Gruppi di Acquisto Solidali) che possono garantire il ritiro dei prodotti ma anche vigilarne la qualità , la finanza Etica come supporto finanziario non speculativo , i produttori agricoli insediati nel territorio disponibili ad una agricoltura naturale , i disoccupati intenzionati ad utilizzare la propria forza lavoro per un modello di sviluppo basato sulla solidarietà anziché la competizione fra gli individui, i cittadini che desiderano un sistema economico rispettoso degli equilibri e che contribuisca al miglioramento della qualità ambientale anzichè all’inquinamento.

Una opportunità per tutti questi soggetti di sottrarre territorio non cementificato alla speculazione  e valorizzarlo dal punto di vista ecoproduttivo ricevendone in cambio benefici sulla qualità della vita.

Soggetti chiamati, oltre che ad un contributo economico, a controllare con la loro partecipazione la vita della “cooperativa” nella quale ogni partecipante conta per uno a prescindere dalla sua ricchezza , importanza , carica istituzionale  o titolo nobiliare che dir si voglia, insomma una forma di democrazia economica che lavora per la trasformazione dell’attuale modello basato sulla finanziarizzazione della società e delle menti degli individui.

Nei prossimi mesi si faranno parecchie presentazioni di Terre di Reggio Emilia sia ai soggetti sopra citati che a semplici cittadini chiunque sia interessato a partecipare può mandare i propri dati cognome nome email e telefono a ilgabbianore@gmail.com e prima o poi sarà chiamato.

Marco Salardi

Terre di REGGIO

 

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